domenica 23 ottobre 2016

Cosa sono i punti allargati e come prevenire questo fenomeno nella tricopigmentazione

La tricopigmentazione è una tecnica relativamente recente che sta riscuotendo successo su moltissimi pazienti in virtù della sua sicurezza, rapidità e reversibilità. Quello dei capelli tatuati è un metodo adatto a tutti quei soggetti, uomini o donne, che desiderano un risultato cosmetico ed immediato sulla propria capigliatura. A volte capita di sentire parlare anche di una specie di “effetto collaterale” della tricopigmentazione e in particolare dei punti allargati, altrimenti detti mega dots: si tratta di una diffusione anomala del pigmento che non rimane nella sede in cui è stato introdotto, ma tende a spargersi sul cuoi capelluto formando una macchiolina, spesso simile a un punto di pennarello.
Se eseguito da mani esperte, il tatuaggio dei capelli garantisce ottimi risultati per un certo arco temporale, grazie anche la composizione chimica dei pigmenti. La formula dei pigmenti per cuoio capelluto è minuziosamente studiata affinché venga assicurata all'utente finale un’elevata solidità post applicazione per un tempo adeguato. Pertanto  l’unica variante possibile sul colore, col trascorrere del tempo, sarà una leggera perdita d’intensità, motivo per il quale vengono effettuate delle sedute di tricopigmentazione di mantenimento.

tatuaggio capelli Oltre all’utilizzo di pigmenti appositamente studiati per il tatuaggio dei capelli (con eccipienti che garantiscano la stabilità nel derma), affinchè la tricopigmentazione funzioni, senza correre il rischio dei punti allargati, è altresì necessario che venga usata una strumentazione adeguata. Questo significa che non sono adatti gli strumenti per la micropigmentazione, ne’ per il tatuaggio decorativo (ad esempio la lunghezza e il diametro dell’ago devono essere più contenuti rispetto a quello per il tatuaggio classico). Inoltre il pigmento deve essere introdotto ad una profondità inferiore.
Anche la tecnica di esecuzione è molto importante, per questo motivo nel momento in cui ci si affida ad un operatore è bene verificare che abbia competenze specifiche ed una formazione qualificata e certificata.

Infine, per non avere effetti indesiderati, l’utente dovrà attenersi alle indicazioni dello specialista nel periodo successivo alla tricopigmentazione. Ad esempio dovrà usare shampoo delicati e lozioni lenitive specifiche, dovrà evitare tutte le situazioni che possono sfavorire o aggravare lo stato di infiammazione e irritazione, come l’esposizione ai raggi solari, bagni molto caldi, saune e lampade, sfregamenti, ecc. e soprattutto non dovrà mai tentare di rimuovere il pigmento, o parte di esso, con metodi fai da te. Nel caso in cui si verifichi un effetto di punti allargati, bisogna informare l’operatore a cui ci si è affidati, in modo che possa prontamente intervenire con gli strumenti e le competenze adeguate.

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