La tricopigmentazione

L'uso dei pigmenti, sostanze coloranti, nella tricopigmentazione ricorda il tatuaggio classico perché utilizza anch'esso appositi aghi per veicolare il colore nella pelle. A seconda dell'effetto che si vuole raggiungere, il tatuaggio dei capelli viene fatto con modalità diverse, specifiche a ricreare al meglio un aspetto come la presenza di capelli in zone dove sono diradati, oppure un effetto capello rasato su chi porta i capelli lunghi pochissimi millimetri (parliamo soprattutto di uomini).
I tatuaggi per capelli sono una soluzione che ridona serenità a molte persone affette da alopecie e calvizia, grazie alle sue potenzialità che nella maggior parte dei casi riescono a ricreare l'illusione perfetta della presenza di chioma o capello a pelle.
Quali sono le differenze tra la tricopigmentazione e il tatuaggio classico.
La tricopigmentazione non è idonea a creare illustrazioni sulla pelle, ma è una tecnica specifica che serve e curare gli inestetismi del cuoio capelluto, nella maggior parte dei casi la presenza del capello in chi è calvo/diradato e spesso in chi ha formazioni cicatriziali.Gli strumenti e la tecnica manuale dei classici tattoo non sono idonei a ricreare la presenza dei capelli, né tanto meno i pigmenti per tatuaggio classico sono la scelta corretta per raggiungere questo obiettivo. L'ago da tatuaggio classico è più grande e profondo di quello per la tricopigmentazione e deposita il colore in uno strato più profondo. I pigmenti da tatuaggio classico sono formati da sostanze che tendono a sfocare il colore nel tempo e non sono riassorbibili bensì permanenti, come tutti sappiamo.
Ecco che la tricopigmentazione rispetto ai tatuaggi decorativi è una scelta da fare a cuor sereno e consente, con la sua durata limitata a 12-24 mesi, di poter cambiare idea a distanza di poco tempo, interrompendo il trattamento e lasciando che i pigmenti semipermanenti vengano riassorbiti dal corpo senza lasciare segni.
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