Si parla spesso di due tipi di tatuaggio per capelli: la tricopigmentazione permanente e quella semipermanente. Quest’ultima è quella che viene normalmente praticata per una serie di motivi.
Nel tatuaggio decorativo e nella tricopigmentazione definitiva vengono utilizzati dei particolari pigmenti, dalla dimensione superiore ai 20 micron, mentre nella tricopigmentazione semipermanente i pigmenti sono più piccoli. Il motivo risiede nel fatto che la pelle è in grado di eliminare (attraverso la fagocitosi) tutti i corpi estranei inferiori a questa dimensione, perciò la tecnica di tricopigmentazione permanente richiede l’utilizzo di pigmenti più grandi e quindi più difficili da espellere.

Dall’altro lato, l’utilizzo di piccoli pigmenti bioriassorbibili nella tricopigmentazione semipermanente si presenta come una scelta più prudente e razionale. La possibilità di rivalutare le proprie scelte periodicamente rende questa tecnica ideale per tutti coloro i quali non vogliono rischiare di prendere decisioni a lungo termine. Inoltre la soluzione temporanea è anche quella più adatta per i soggetti predisposti ad incanutimento.
In definitiva, seppure la tecnica definitiva possa essere utilizzata in particolari casi (sempre dopo un’attenta valutazione da parte dello specialista), la tricopigmentazione semipermanente rimane in genere la scelta più consigliata, in virtù della sua maggiore versatilità.
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